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Visualizzazione dei post con l'etichetta Politica

Italia, via libera al contrattacco cyber. Il nostro Paese ora può rispondere colpo su colpo

Immagina una stanza blindata, luci basse, grafici e mappe digitali proiettati sulle pareti: in mezzo al tavolo, una decisione da prendere in pochi minuti. È lo scenario che la nuova norma italiana rende possibile, dando al Presidente del Consiglio il potere di autorizzare, dopo consultazione con CISR e Copasir, un contrattacco cibernetico vero e proprio. Non parliamo di alzare firewall o bloccare un IP, ma di operazioni offensive su scala statale, condotte da AISE e AISI, con il coordinamento del DIS e il supporto del Ministero della Difesa. Il quadro è stato reso operativo con il Decreto Sicurezza (DL 48/2025, legge dal 9 giugno), che ha messo nero su bianco procedure, ruoli e condizioni. La norma prevede tre requisiti fondamentali: il bersaglio dev’essere identificabile con alto grado di certezza (ad esempio un gruppo APT o un’infrastruttura C2 specifica), le difese convenzionali devono essersi dimostrate inefficaci e la minaccia deve riguardare la sicurezza nazionale o quella di un...

Dentro l’attacco che ha spento Aeroflot

Quando parliamo di attacchi informatici a infrastrutture critiche, spesso li immaginiamo in un futuro distopico o nei racconti sensazionalistici dei telegiornali. Ma quello che è successo ad Aeroflot il 28 luglio 2025 non è fiction, è cronaca. Ed è un caso che va letto riga per riga, perché fotografa alla perfezione la vulnerabilità di un’intera nazione – e non solo – quando tecnologia, arroganza e guerra si intrecciano. Due gruppi, Silent Crow e Cyber Partisans BY, hanno rivendicato l’azione. Non due nomi usciti dal nulla, ma due entità note per operazioni ben pianificate in ambito cyber contro obiettivi russi, spesso legati alla macchina statale o militare. La ricostruzione che propongono è dettagliata, quasi chirurgica. Parlano di accesso ottenuto oltre un anno fa, mantenuto silenziosamente per mesi. Nessun ransomware, nessuna estorsione: solo penetrazione silenziosa, osservazione, raccolta, e poi distruzione sistematica. Hanno avuto tempo. Tempo per capire come era strutturata la r...

Arresti contro Noname057(16), ma la guerra cyber non si ferma (Operazione Eastwood)

L’operazione internazionale contro il gruppo filorusso Noname057(16), annunciata ieri, segna un passaggio importante nella storia recente della cyber-sicurezza europea. Si parla di cinque mandati d’arresto, centinaia di server smantellati, coordinamento tra Europol, Eurojust e diverse forze di polizia europee. Un evento che, per chi lavora in sicurezza informatica, non rappresenta solo una notizia da condividere, ma un’occasione per fermarsi a riflettere su come stiamo evolvendo come società digitale e come Paese. Il gruppo Noname057(16) non è nuovo alle cronache italiane. Attivo da almeno tre anni, ha costruito la sua reputazione attorno ad attacchi DDoS coordinati su larga scala, rivolti contro enti pubblici, aeroporti, porti, banche, media e infrastrutture critiche. La loro logica è semplice nella forma ma insidiosa nella sostanza: bloccare temporaneamente i servizi, provocare disagio, colpire l’immagine di efficienza e sicurezza di uno Stato. L'Italia è stata bersaglio privileg...

Spiare per proteggere, perché lo spyware è necessario

La notizia è di quelle che accendono subito le discussioni: una corte federale d’appello statunitense ha stabilito che un gruppo di giornalisti salvadoregni potrà procedere legalmente contro NSO Group, l’azienda israeliana produttrice dello spyware Pegasus. L'accusa? Aver facilitato, con la sua tecnologia, violazioni della privacy e attività di sorveglianza ai loro danni. È un precedente importante, che apre la strada a possibili contenziosi internazionali tra individui (o gruppi) e le società che sviluppano strumenti di spionaggio per governi. Ed è anche, inevitabilmente, l’ennesima occasione per demonizzare chi lavora nel settore dello spyware e della cyber intelligence. Ma io, in tutta onestà, non riesco proprio a schierarmi con questo tipo di indignazione. Non riesco a vedere NSO Group come il “cattivo” della storia. Anzi. Non c’è niente di più comodo, oggi, che schierarsi contro lo spyware. È il nuovo nemico perfetto: invisibile, invasivo, difficile da capire, apparentemente f...

Quando una APP_KEY finisce su GitHub, riflessioni su Laravel, sicurezza e responsabilità nel codice

Nei giorni scorsi è stato pubblicato un interessante studio da GitGuardian e Synacktiv, ripreso anche da The Hacker News, riguardo a una situazione che può sembrare banale ma che ha implicazioni di sicurezza piuttosto serie: centinaia di applicazioni scritte in Laravel sono risultate esposte a potenziali attacchi da remoto a causa della pubblicazione accidentale della variabile di ambiente APP_KEY su repository GitHub. In un’epoca in cui la cultura DevOps ha abbattuto molte barriere tra sviluppo e produzione, dove tutto è codice, anche i segreti spesso viaggiano troppo vicino al codice stesso e, a volte, finiscono involontariamente nel posto sbagliato. Quello che mi ha colpito non è tanto il numero assoluto – si parla di 600 app esposte e più di 260.000 chiavi individuate nel tempo – quanto il fatto che ci si trova di fronte a un problema silenzioso, spesso sottovalutato, ma strutturalmente legato a cattive abitudini nella gestione delle variabili sensibili. Laravel, come molti framewo...

Chi vuole zittire Iran International? Handala?

Il gruppo hacker filo-iraniano noto come Handala, conosciuto anche con altri alias come Banished Kitten o Hanzala, ha rivendicato la completa violazione dei sistemi di Iran International, emittente con sede a Londra che trasmette in lingua persiana contenuti fortemente critici nei confronti della Repubblica Islamica, e secondo diverse fonti tra cui Kurdistan24, ISNA e altre testate indipendenti e governative, sarebbe riuscito ad accedere non solo ai server e all’infrastruttura tecnica dell’organizzazione ma anche a dati estremamente sensibili come le informazioni personali di oltre 71.000 contatti che utilizzavano il canale "Secure Line" per comunicazioni riservate con i giornalisti, comprese fonti anonime all’interno dell’Iran, oltre a documentazione finanziaria interna e alla posta elettronica privata di numerosi dipendenti, un'operazione che, se confermata nei dettagli, rappresenta un punto di svolta per la guerra informatica condotta a colpi di malware, intimidazioni ...

Credo che lo Stato israeliano sfrutti Predatory Sparrow per paralizzare l’Iran da dentro (Dati distrutti, pompe ferme, stipendi bloccati, etc.)

Negli ultimi giorni il collettivo hackers autodenominatosi Predatory Sparrow (in persiano Gonjeshke Darande) ha rivendicato di aver paralizzato la Bank Sepah, la più grande banca statale dell’Iran, collegata ai Guardiani della Rivoluzione (IRGC) e gravemente sanzionata dagli USA per il suo ruolo nel finanziare programmi bellici. Secondo diverse fonti, il sito della banca è offline, gli sportelli ATM non funzionano e le transazioni sono bloccate. Disruption che si estende anche alle stazioni di servizio, dove molte pompe non riescono a processare pagamenti perché connesse a Bank Sepah. A rendere il tutto ancora più significativo, poche ore fa Nobitex, il principale exchange di criptovalute in Iran, ha confermato di essere stato vittima di un grave attacco informatico: oltre 48 milioni di dollari in asset digitali sono stati sottratti, principalmente Tether (USDT) sulla rete Tron. L’exchange rappresentava una delle poche vie alternative al sistema bancario ufficiale iraniano, spesso usat...

La guerra invisibile, Israele e Iran si sfidano anche nel cyberspazio

Il conflitto iniziato il 13 giugno 2025 tra Israele e Iran segna l’inizio di una guerra ibrida senza precedenti, dove agli attacchi fisici si affianca un fronte invisibile ma altrettanto strategico: quello digitale. Israele ha lanciato l’operazione “Rising Lion” colpendo obiettivi chiave del programma nucleare iraniano attraverso raid aerei, cyber sabotaggi e droni kamikaze. Dall’altra parte, l’Iran ha risposto con centinaia di missili e droni in volo su Israele, nel tentativo di infliggere danni materiali e destabilizzare il nemico anche dal punto di vista psicologico. Sul fronte cyber, l’Iran ha intensificato le attività di spionaggio e disinformazione, prendendo di mira giornalisti, istituzioni e civili israeliani. Campagne di spear-phishing sempre più sofisticate sono state attribuite a gruppi iraniani legati ai servizi di intelligence. In uno dei casi più eclatanti, un noto giornalista israeliano è stato ingannato da un’e-mail mascherata da comunicazione ufficiale firmata Jason Gr...

L’Europa arma la cyberdifesa, ma funzionerà davvero?

Il 6 giugno 2025, i ministri Ue della telecomunicazione hanno approvato un nuovo "Blueprint" per affrontare crisi informatiche su scala europea. L’obiettivo è ambizioso: creare una risposta strutturata e multilivello agli attacchi informatici, con una vera catena di comando tra enti civili, militari, tecnici e politici. Il sistema si attiva quando un attacco supera le capacità di uno Stato membro o coinvolge più paesi contemporaneamente. Si articola in tre livelli principali: tecnico (monitoraggio e allerta precoce), operativo (coordinamento tra centri nazionali e CERT), e politico (gestione strategica e comunicazioni ufficiali). A supervisionare ci sono organismi come ENISA, il network EU-CyCLONe e il Political and Security Committee (PSC). Sul piano militare, la risposta è integrata nella cornice della Politica di Sicurezza e Difesa Comune (CSDP), con il contributo di agenzie come la European Defence Agency (EDA) e la cooperazione rafforzata PESCO. Esistono già contatti dir...

Pechino offre taglie su presunti hacker taiwanesi, realtà o propaganda

La notizia arriva da Guangzhou, Cina meridionale, le autorità locali hanno pubblicato foto, nomi e perfino i numeri di documento di oltre 20 presunti hacker legati a Taiwan, accusandoli di una serie di cyberattacchi su infrastrutture sensibili cinesi, dalle forze armate all’energia, fino a istituzioni a Hong Kong e Macao. Dulcis in fundo: c’è pure una taglia sulla loro testa. Ma quanto c’è di vero? La mia sensazione è chiara, questa storia ha più il sapore di una messinscena che di un’operazione seria di controspionaggio. Non è la prima volta che Pechino alza il tiro in chiave propagandistica, specialmente su Taiwan, e ogni volta le “prove” sono sempre piuttosto nebulose. Il comunicato diffuso dalla Cina parla di una “unità digitale” taiwanese creata apposta per condurre operazioni cibernetiche contro la Repubblica Popolare, con l’aiuto – udite udite – dell’intelligence statunitense. Insomma, il pacchetto completo: Taiwan come burattino degli USA, impegnata a destabilizzare la Cina. Il...

Ombre Digitali, il caso del Cyberattacco al Ministero degli Esteri Ceco

Nel maggio 2025, la Repubblica Ceca ha accusato la Cina di aver orchestrato un cyberattacco contro il suo Ministero degli Esteri, attribuendo l'azione al gruppo di hacker APT31, presumibilmente legato ai servizi segreti cinesi. L'attacco avrebbe compromesso comunicazioni non classificate tra ambasciate e istituzioni dell'UE, risalendo al 2022, periodo in cui la Cechia deteneva la presidenza di turno dell'UE. Il ministro degli Esteri ceco, Jan Lipavský, ha definito l'attacco una "campagna cibernetica ostile", convocando l'ambasciatore cinese a Praga e sottolineando che tali azioni minano la credibilità della Cina e contraddicono le sue dichiarazioni pubbliche. La risposta internazionale non si è fatta attendere: l'Unione Europea e la NATO hanno espresso solidarietà alla Repubblica Ceca, condannando l'attacco come una violazione delle norme internazionali. Kaja Kallas, alto rappresentante dell'UE, ha sottolineato che tali attacchi sono in...

Graphite, lo Spyware di Paragon tra Sorveglianza e Privacy

Negli ultimi anni, la crescente diffusione di spyware avanzati ha sollevato seri interrogativi sulla privacy e sulla sicurezza delle informazioni. Uno dei nomi più recenti a emergere nel panorama della sorveglianza digitale è Graphite , uno spyware sviluppato dalla società israeliana Paragon Solutions . Questo strumento ha attirato l’attenzione internazionale per il suo utilizzo da parte di governi e agenzie di intelligence, ma anche per le preoccupazioni legate ai diritti fondamentali e alla libertà di stampa. Cos’è Graphite? Graphite è uno spyware di livello governativo progettato per infiltrare dispositivi mobili e raccogliere informazioni sensibili. A differenza di altri spyware commerciali, Graphite viene venduto esclusivamente a enti statali per attività di intelligence e contrasto al crimine organizzato. Tuttavia, recenti rivelazioni indicano che è stato utilizzato anche per monitorare giornalisti e attivisti, sollevando interrogativi sulla sua gestione e sulle sue implicazioni ...

La Cina vieta il chip Giant Micron degli Stati Uniti

La Cina ha vietato al produttore di chip statunitense Micron di vendere i suoi prodotti a società cinesi che lavorano su progetti infrastrutturali chiave, citando i rischi per la sicurezza nazionale. Lo sviluppo arriva quasi due mesi dopo che l'autorità per la sicurezza informatica del paese ha avviato un'indagine alla fine di marzo 2023 per valutare i potenziali rischi per la sicurezza della rete. "Lo scopo di questa revisione della sicurezza della rete dei prodotti Micron è impedire che i problemi di sicurezza della rete del prodotto mettano in pericolo la sicurezza dell'infrastruttura informativa critica nazionale, che è una misura necessaria per mantenere la sicurezza nazionale", ha affermato la Cyberspace Administration of China (CAC) . Il CAC ha inoltre affermato che l'indagine ha rilevato "gravi problemi di sicurezza informatica" nei prodotti di Micron, mettendo in pericolo la catena di fornitura dell'infrastruttura informativa critica de...

Nicola Gratteri: "Dobbiamo assumere hacker"

Il procuratore della Repubblica Nicola Gratteri è intervenuto recentemente ad un convegno sulle mafie digitali Hacker e tecnologie avanzate sono il futuro della lotta alla mafia. Così in sintesi il pensiero del procuratore della Repubblica, Nicola Gratteri, intervenuto ad un convegno alla sala stampa della Camera dei deputati. Presentato per l’occasione il rapporto “Le mafie nell’era digitale”. Per il procuratore di Catanzaro la priorità è una battaglia che bisogna combattere con una rincorsa alla tecnologia. Per Gratteri infatti “Mentre la politica discute di utilità o meno delle intercettazioni, le mafie sono sempre più presenti nei social”. C’è bisogno di essere veloci e al passo con i tempi: “Una questione di velocità nell’apprendere l’utilità delle tecnologie ma soprattutto sono in grado di pagare degli hacker e di crearsi nuovi sistemi di comunicazione simili a Whatsapp e a Telegram”.

Relazione 2021 sulla politica dell’informazione per la sicurezza

Il Comitato parlamentare per la Sicurezza della Repubblica (Copasir) ha reso pubblica oggi la Relazione annuale sull’attività svolta dal 1 gennaio 2021 al 9 febbraio 2022 approvata alla unanimità nella seduta di ieri. La relazione, che si completa con 12 allegati, riferisce Urso, e' articolata in 15 capitoli: le relazioni tematiche del Copasir; la sicurezza nazionale e' sempre piu' intelligence economica; l'esercizio dei poteri speciali da parte del governo: evoluzione normativa, limiti applicativi e prospettive di revisione; la costituzione dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale e la sicurezza cibernetica; il disimpegno in Afghanistan, la reazione della Ue e della Nato; la politica di potenza degli attori statuali nelle aree di interesse strategico dell'Italia; Mediterraneo allargato, priorita' nazionale; la tutela degli asset strategici; le attivita' di controllo e di garanzia; la desecretazione degli atti; la disciplina in materia di segreto di ...

Lazarus Group, hacker sponsorizzati dallo stato della Corea del Nord, prendono di mira le aziende IT

Lazarus Group, il gruppo di minacce persistenti avanzate (APT) attribuito al governo nordcoreano, è stato osservato condurre due distinte campagne di attacco alla catena di approvvigionamento come mezzo per ottenere un punto d'appoggio nelle reti aziendali e prendere di mira un'ampia gamma di entità a valle. L'ultima operazione di intelligence di raccolta ha comportato l'uso di MATA quadro malware, nonché backdoor doppiati BLINDINGCAN e COPPERHEDGE per attaccare l'industria della difesa, un fornitore della soluzione di monitoraggio delle risorse IT con sede a Lettonia e un think tank con sede in Corea del Sud, secondo un nuovo Rapporto sulle tendenze APT del terzo trimestre 2021 pubblicato da Kaspersky. In un caso, l'attacco alla catena di approvvigionamento ha avuto origine da una catena di infezione originata da un legittimo software di sicurezza sudcoreano che esegue un payload dannoso, portando alla distribuzione del malware BLINDINGCAN e COPPERHEDGE sull...

Il governo degli Stati Uniti vieta la vendita di strumenti hacking ai regimi autoritari

Il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti mercoledì ha annunciato nuove regole che vietano la vendita di software e attrezzature per l'hacking a regimi autoritari e potenzialmente facilitano l'abuso dei diritti umani per motivi di sicurezza nazionale (NS) e antiterrorismo (AT). Il mandato , che entrerà in vigore tra 90 giorni, vieterà l'esportazione, la riesportazione e il trasferimento di "articoli di sicurezza informatica" verso paesi di "sicurezza nazionale o armi di distruzione di massa" come Cina e Russia senza una licenza del Bureau of Industry and Security (BIS) del dipartimento. "Il governo degli Stati Uniti si oppone all'uso improprio della tecnologia per abusare dei diritti umani o condurre altre attività informatiche dannose e queste nuove regole contribuiranno a garantire che le aziende statunitensi non alimenteranno pratiche autoritarie", ha affermato BIS in un comunicato stampa. La regola non copre il "software di...

Il gruppo hacker LightBasin ha fatto irruzione in almeno 13 aziende di telecomunicazioni

Secondo un rapporto dettagliato di CrowdStrike , dal 2019 più di una dozzina di operatori di rete mobile si sono infiltrati da un gruppo di hacker chiamato LightBasin. È importante sottolineare che la società di ricerca sulla sicurezza informatica ha affermato che gli hacker sono stati in grado di accedere alle informazioni sugli abbonati e ai dettagli del registro delle chiamate. Tuttavia, l'azienda non ha rivelato le identità degli operatori di rete mobile che sono stati hackerati e i funzionari non hanno risposto alle domande di Light Reading sul motivo per cui non avrebbero nominato le società interessate. L'infrastruttura mobile sicura "non è qualcosa che puoi dare per scontato", ha ammonito Adam Meyers, vicepresidente senior dell'intelligence di CrowdStrike. Il rapporto dell'azienda descriveva in dettaglio una serie di metodi, semplici e complessi, utilizzati dal gruppo di hacker per ottenere l'accesso. Ad esempio, un metodo coinvolto ha semplicem...

Oltre 30 paesi si impegnano a combattere gli attacchi ransomware nell'incontro guidato dagli Stati Uniti

I rappresentanti degli Stati Uniti, dell'Unione europea e di altri 30 paesi si sono impegnati a mitigare il rischio di ransomware e a rafforzare il sistema finanziario dallo sfruttamento con l'obiettivo di distruggere l'ecosistema, definendolo una "minaccia alla sicurezza globale in aumento con gravi conseguenze economiche e di sicurezza. " "Dalle operazioni maligne contro i fornitori di servizi sanitari locali che mettono in pericolo l'assistenza ai pazienti, a quelle dirette alle aziende che limitano la loro capacità di fornire carburante, generi alimentari o altri beni al pubblico, il ransomware rappresenta un rischio significativo per infrastrutture critiche, servizi essenziali, sicurezza pubblica, protezione e privacy dei consumatori e prosperità economica", hanno affermato i funzionari in una dichiarazione rilasciata la scorsa settimana. A tal fine, dovrebbero essere compiuti sforzi per migliorare la resilienza della rete adottando buone prati...

WhatsApp inizia a implementare i backup crittografati

WhatsApp ha affermato che sta iniziando a implementare lentamente la funzionalità di backup crittografati descritta in dettaglio a settembre. "A partire da oggi, stiamo mettendo a disposizione un ulteriore livello di sicurezza opzionale per proteggere i backup archiviati su Google Drive o iCloud con crittografia end-to-end", ha affermato la società in un post sul blog . "Nessun altro servizio di messaggistica globale su questa scala fornisce questo livello di sicurezza per i messaggi, i media, i messaggi vocali, le videochiamate e i backup delle chat dei propri utenti". Gli utenti potranno scegliere come archiviare la chiave di crittografia utilizzata. Il più semplice è che gli utenti tengano un registro della chiave casuale a 64 cifre, in modo simile a come Signal gestisce i backup, che dovrebbero reinserire per ripristinare un backup. L'alternativa sarebbe quella di archiviare la chiave casuale nell'infrastruttura di WhatsApp, denominata Backup Key Vault ...