Steganografia eseguibile nelle favicon, un vettore d’attacco invisibile. Sembrava solo un’icona, invece era un trojan
Nel mondo della sicurezza informatica siamo abituati a cercare le minacce nei luoghi più ovvi: allegati email, file eseguibili, script obfuscati nei siti web. Ma pochi si fermano a pensare che anche una semplice favicon – quella piccola icona che appare accanto al titolo di una scheda nel browser – possa diventare un cavallo di Troia perfettamente funzionante. Ed è proprio questo il cuore della ricerca pubblicata su arXiv da David Noever e Forrest McKee nel luglio 2025: dimostra come sia possibile sfruttare il canale alfa di un file .ico per nascondere codice JavaScript eseguibile, creando un vettore d’attacco invisibile all’occhio umano. La tecnica si basa su un uso creativo (e malevolo) della steganografia: invece di nascondere messaggi cifrati all’interno dei pixel visibili, i ricercatori nascondono il payload sfruttando il canale della trasparenza dell’immagine, ovvero quei valori alfa che regolano l’opacità di ogni pixel. Agendo sui bit meno significativi (LSB) di questi valori, r...