La notizia che quattro giovani italiani sono saliti sul podio delle Olimpiadi Internazionali di Cybersecurity (International Cybersecurity Challenge) mi ha riempito d’orgoglio. Gareggiavano con la selezione europea, rappresentando l’Italia all’interno del team EU, e insieme hanno ottenuto il secondo posto mondiale dietro alla squadra asiatica. Un risultato tutt’altro che scontato, in un contesto sempre più competitivo e globale. Il fatto che tra i protagonisti ci fossero anche studenti italiani – preparati, motivati, selezionati tra decine di candidati – è la prova che nel nostro Paese il talento non manca. Ma il talento, da solo, non basta. Servono contesti in cui possa emergere, strumenti per affinarlo, mentori capaci di guidarlo, e soprattutto occasioni vere per mettersi alla prova. Le CTF (Capture The Flag) sono questo: sfide tecniche, ma anche esperienze formative complete. Sono uno dei modi migliori per sviluppare competenze reali in ambiti come il reverse engineering, l’exploit ...
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