Passa ai contenuti principali

Scoperto un gruppo di hacker chiamato GoldenJackal che attacca silenziosamente i governi dal 2019

Un gruppo APT (Advanced Persistent Threat) relativamente sconosciuto denominato "GoldenJackal" ha preso di mira entità governative e diplomatiche in Asia dal 2019 per spionaggio. Gli autori delle minacce hanno mantenuto un basso profilo di furtività, selezionando attentamente le loro vittime e mantenendo il numero di attacchi al minimo per ridurre la probabilità di esposizione.

Kaspersky tiene traccia di GoldenJackal dal 2020 e oggi riferisce che gli attori della minaccia hanno svolto attività notevoli in Afghanistan, Azerbaigian, Iran, Iraq, Pakistan e Turchia. "GoldenJackal è un gruppo APT, attivo dal 2019, che di solito si rivolge a entità governative e diplomatiche in Medio Oriente e Asia meridionale", spiega Kaspersky. "Nonostante abbiano iniziato le loro attività anni fa, questo gruppo è generalmente sconosciuto e, per quanto ne sappiamo, non è stato descritto pubblicamente".

I vettori di infezione dell'APT sono sconosciuti. Tuttavia, i ricercatori hanno osservato segni di operazioni di phishing con documenti dannosi che utilizzano la tecnica dell'iniezione di modelli in remoto per sfruttare la vulnerabilità di Microsoft Office Follina .

Inoltre, Kaspersky ha riscontrato un caso di programmi di installazione di "Skype for Business" trojanizzati che rilasciano un trojan insieme a una copia legittima del software. Sebbene gli analisti di Kaspersky abbiano notato somiglianze di codice e TTP (tecniche, tattiche e procedure) con Turla, tengono traccia di GoldenJackal come un cluster di attività separato.

Commenti

Popolari

Attenzione al phishing via Booking.com , un caso reale e subdolo

Di recente, mio fratello mi ha raccontato un'esperienza che merita la massima attenzione. Dopo aver prenotato un hotel tramite Booking.com , ha ricevuto una mail dall’aspetto legittimo con oggetto simile a: "Your reservation is at risk of cancellation" Nel corpo del messaggio, un tono urgente: Hi, There's a page ready for you to visit now. www. xxxxxxxxxx . xxx <- sito truffa Please review it in the next 6 hours. Otherwise, your progress may be affected. Quasi in contemporanea, è arrivato un altro messaggio via "chat di Booking" (mail) , apparentemente dallo stesso hotel prenotato. Stesso contenuto, stesso link. Il phishing camuffato da "verifica prenotazione" Il sito di destinazione era una pagina clonata alla perfezione: Al primo step chiedeva i dati personali. Al secondo step, come prevedibile, chiedeva i dati della carta di credito, con la solita formula "Per motivi di sicurezza, l'importo verrà solo temporaneamente trattenuto e po...

Dopo le bombe, i byte. La guerra ibrida tra USA, Iran e Israele

Nella notte tra sabato e domenica, le bombe americane hanno colpito i siti nucleari iraniani con una precisione chirurgica che ha fatto rumore nel mondo fisico. Ma mentre le polveri si depositavano a Fordow e Isfahan, un altro fronte si apriva, invisibile agli occhi ma cruciale: il cyberspazio. E lì, non ci sono sirene né detriti, solo silenzi improvvisi nelle connessioni, pacchetti che non arrivano, servizi che collassano. Da quel momento, l’escalation digitale ha cominciato a prendere forma, accelerando quella che è, a tutti gli effetti, una guerra informatica attiva tra Iran, Israele e Stati Uniti. Nei minuti successivi ai bombardamenti, l’Iran ha cominciato a limitare drasticamente l’accesso alla rete. Una mossa difensiva, certo, ma anche preventiva. Staccare i cavi è una strategia antica quanto efficace: nessuna connessione, nessuna infiltrazione, nessuna fuga di dati. È stato documentato un blackout della connettività con punte del 97% in alcune regioni. La linea è semplice: se t...

Troppo pericolose insieme. Cina e Russia sono davvero alleate?

Secondo un’inchiesta pubblicata dal New York Times, confermata anche dal Financial Times e da fonti ucraine, hacker cinesi avrebbero violato i sistemi informatici russi rubando informazioni militari sensibili, comprese quelle sulla guerra in Ucraina. È un episodio clamoroso che mette in dubbio la tanto sbandierata "partnership senza limiti" tra Vladimir Putin e Xi Jinping. Mentre a livello ufficiale Mosca e Pechino si mostrano unite contro l’Occidente e proclamano intese strategiche, nel cyberspazio sembrano valere altre logiche: quelle del sospetto reciproco e della supremazia informativa. I gruppi cinesi, probabilmente legati all’intelligence di Pechino, hanno preso di mira agenzie statali russe e contractor della difesa, sottraendo piani, analisi e forse perfino vulnerabilità operative. Questa non è una semplice contraddizione, è una crepa. E fa emergere una realtà molto più spietata: l’interesse nazionale viene prima di ogni alleanza ideologica, soprattutto quando si parl...