Passa ai contenuti principali

Aggiorna Google Chrome per correggere due vulnerabilità Zero-Day

Google lunedì ha rilasciato aggiornamenti di sicurezza per il browser web Chrome per affrontare un totale di 11 problemi di sicurezza, due dei quali si dice siano attivamente sfruttati zero-day in natura.

Tracciate come CVE-2021-30632 e CVE-2021-30633 , le vulnerabilità riguardano rispettivamente una scrittura fuori limite nel motore JavaScript V8 e un difetto di utilizzo gratuito nell'API Indexed DB, con i ricercatori anonimi accreditati dal gigante di Internet per aver segnalato i bug su 8 settembre

Come in genere, la società ha affermato di essere "consapevole dell'esistenza di exploit per CVE-2021-30632 e CVE-2021-30633" senza condividere ulteriori specifiche su come, quando e dove è stata sfruttata la vulnerabilità o la minaccia attori che potrebbero abusarne.


Con queste due carenze di sicurezza, Google ha affrontato un totale di 11 vulnerabilità zero-day in Chrome dall'inizio dell'anno:

CVE-2021-21148 - Overflow del buffer heap in V8
CVE-2021-21166 - Problema di riciclo degli oggetti nell'audio
CVE-2021-21193 - Usa dopo-libero in Blink
CVE-2021-21206 - Usa dopo-libero in Blink
CVE-2021-21220 - Convalida insufficiente dell'input non attendibile in V8 per x86_64
CVE-2021-21224 - Tipo confusione in V8
CVE-2021-30551 - Tipo confusione in V8
CVE-2021-30554 - Use-after-free in WebGL
CVE-2021-30563 - Tipo Confusione in V8


Si consiglia agli utenti di Chrome di eseguire l'aggiornamento all'ultima versione (93.0.4577.82) per Windows, Mac e Linux andando su Impostazioni > Guida > "Informazioni su Google Chrome" per mitigare il rischio associato al difetto.

Commenti

Popolari

CTF, talento e gioco di squadra. Il Team Italy pronto alla sfida europea

A Torino è stata presentata la squadra nazionale italiana di cybersicurezza, il Team Italy 2025-2026, composta da dieci studenti selezionati tra licei, istituti tecnici e università chiamati a rappresentare l’Italia nelle prossime competizioni nazionali e internazionali. La squadra parteciperà, a ottobre, allo European Cybersecurity Challenge che si terrà a Varsavia: una vetrina importante dove i giovani talenti mettono alla prova tecniche di difesa e attacco in scenari simulati e controllati. Alla base della preparazione c’è un approccio pratico e collettivo: training e addestramento gratuiti organizzati dal Cybersecurity National Lab del CINI, che trasformano il gioco in formazione concreta per professionisti di domani. Questo percorso mostra come il mondo delle CTF (capture the flag) non sia solo svago ma una palestra fondamentale per allenare competenze applicabili alla protezione di infrastrutture strategiche come ospedali, scuole e aeroporti. Le CTF vanno celebrate: offrono scena...

Il fantasma di Stuxnet. Quanto siamo pronti a fermare un attacco simile nel 2025

Quindici anni dopo la scoperta di Stuxnet, il malware che nel 2010 dimostrò la possibilità concreta di sabotare un impianto industriale attraverso il codice, la domanda sul ripetersi di un’operazione simile è più attuale che mai. All’epoca, la combinazione di zero-day Windows, driver firmati con certificati contraffatti e la manipolazione dei PLC Siemens che controllavano le centrifughe iraniane segnarono una svolta epocale: per la prima volta un’arma informatica aveva prodotto un effetto fisico su larga scala, nascosta dietro feedback falsificati che trassero in inganno gli operatori. Non era un malware generico, né un ransomware, ma una vera e propria operazione militare digitale disegnata per un obiettivo specifico. Dal 2010 al 2025 lo scenario è cambiato radicalmente. Le infrastrutture industriali sono sempre più connesse con reti IT e servizi cloud, ampliando una superficie d’attacco che un tempo era confinata in ambienti isolati. Le tecniche offensive si sono evolute: non solo ma...

iPhone 17 Pro, la nuova frontiera della sicurezza Apple

Apple ha presentato con la serie iPhone 17 (incluse le versioni Pro) una delle sue evoluzioni più importanti in ambito sicurezza, puntando esplicitamente a contrastare spyware sofisticati e vulnerabilità di memoria – tipico punto di ingresso per attacchi mirati. Ecco cosa cambia davvero, cosa resta da fare e perché queste novità sono rilevanti per chi si occupa di sicurezza informatica. Quando si parla di sicurezza sui nuovi iPhone 17 Pro, le innovazioni più significative sono: - Memory Integrity Enforcement (MIE): nuova protezione hardware/software “always-on” che combina vari meccanismi per impedire exploit basati su bug di memoria. - Enhanced Memory Tagging Extension (EMTE): è il “cuore” della protezione, su cui si basa la gestione più sicura della memoria, con tagging, confidenzialità dei tag, e allocatori di memoria più robusti. - Applicazione difensiva su aree sensibili del sistema, incluso il kernel e più di settanta processi “userland” considerati ad alto rischio. - MIE avrà ef...