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Italia, la rivoluzione di Franco Gabrielli: "Un’agenzia nazionale per la cybersecurity fuori dall’intelligence"

Franco Gabrielli, la nuova autorità delegata ai servizi di informazione e sicurezza, ha proposto la nascita di un’agenzia dedicata e separata dai servizi di segreti. Serve una “netta distinzione tra la cyber defense e cyber resilience”. A sostenerlo è Franco Gabrielli, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’intelligence, intervenuto ad un convegno organizzato da Fratelli d’Italia. Il sottosegretario alla sicurezza della Repubblica propone una struttura "presso la Presidenza del Consiglio" con "una partnership più forte pubblico-privato".

Secondo Gabrielli, l’agenzia dovrà essere esterna al comparto dell’Intelligence. Questo sembra lapidario. I nostri 007 si devono occupare di temi che a volte portano via attenzione e tempo rispetto all’attività Cyber. Questo non vuol dire che non dovranno essere interessati e non dovranno occuparsene più, ma vuol dire che in un clima di collaborazione, tale agenzia non può essere più a capo dei Servizi segreti. Il motivo è anche legato al segreto di Stato.

Quella che ha tracciato oggi il sottosegretario Gabrielli è una nuova governance cyber, che tocca anche il rapporto tra il Dis e le agenzie d’intelligence. Il lavoro è stato annunciato, ora va svolto. Solitamente a guidare questi processi è il Copasir, che oggi è tornato a riunirsi dopo tre mesi di polemiche.

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