Quest’estate, al mare, un mio amico che vive e lavora a Dublino mi ha raccontato una cosa che non mi aspettavo. Dopo tre anni in Microsoft Irlanda, è stato licenziato. Non parliamo di una startup in difficoltà, ma di uno dei colossi globali dell’IT, con utili miliardari e un ruolo chiave nella rivoluzione dell’intelligenza artificiale. La notizia mi ha colpito così tanto che ho voluto approfondire.
La cronologia dei licenziamenti in Microsoft (2025)
Quello del mio amico non è un caso isolato. Microsoft nel 2025 ha già annunciato tre ondate di licenziamenti:
- Gennaio 2025 → circa 1.000 posti di lavoro tagliati.
- Maggio 2025 → altri 6.000 licenziamenti in vari reparti, soprattutto gaming (Xbox, Bethesda, Activision Blizzard) e vendite.
- Luglio 2025 → arriva la botta più forte: 9.000 dipendenti in meno, pari a circa il 4% della forza lavoro globale (oltre 240.000 persone).
Totale: 16.000 posti eliminati in sei mesi.
Secondo RTE e The Irish Times, anche in Irlanda ci saranno ricadute. Microsoft conta circa 6.000 dipendenti a Dublino: se i tagli sono proporzionali, circa 240 persone rischiano il posto.
A prima vista sembra un controsenso: la società è solida, in crescita e con margini record. Ma la strategia dietro i licenziamenti ha una logica precisa.
- Focalizzazione sull’Intelligenza Artificiale
- Pressioni degli azionisti
- Investimenti record altrove
La prospettiva cyber: rischi e vulnerabilità
Ed è qui che arriviamo al punto cruciale per chi, come me, segue il mondo della cybersecurity.
- Competenze disperse
- Superficie d’attacco crescente
- Precedenti preoccupanti
- Messaggio al settore
Innovazione sì, ma non a scapito della sicurezza
I licenziamenti Microsoft non sono segno di crisi, ma di una trasformazione epocale: il passaggio dal software tradizionale a un modello centrato sull’AI. Tuttavia, in questo spostamento di focus, la sicurezza rischia di diventare una vittima collaterale.
Il paradosso è evidente: mentre Microsoft investe miliardi per costruire il futuro dell’intelligenza artificiale, riduce il capitale umano che garantisce fiducia, resilienza e protezione dei dati.
Il racconto del mio amico in spiaggia non è quindi solo un aneddoto personale, ma un campanello d’allarme: l’AI corre velocissima, ma senza la giusta attenzione alla sicurezza, il prezzo da pagare potrebbe essere molto alto.
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