Immagina di visitare un sito qualsiasi, anche in modalità incognita, pensando di essere al sicuro. In realtà, alcune app molto popolari sul tuo telefono Android – come Facebook, Instagram o Yandex – riuscivano comunque a capire quali siti stavi visitando, cosa facevi lì, e a collegare tutto al tuo nome.
Grazie a una tecnica scoperta da alcuni ricercatori e chiamata “Local Mess”:
- Quando usavi il browser (Chrome, Firefox, ecc.), i siti che contenevano il codice di tracciamento di Facebook o Yandex inviavano delle informazioni...
- … ma invece di inviarle su Internet, le mandavano al tuo stesso telefono, in una specie di “scorciatoia privata” chiamata localhost.
- Qui, le app come Facebook o Instagram erano in ascolto, pronte a ricevere quei dati.
- In pratica, riuscivano a spiare quello che facevi nel browser, anche se avevi cancellato cookie o usavi la modalità anonima.
Perché questo trucchetto:
- Bypassava le protezioni dei browser: non importava se avevi cancellato la cronologia o usavi modalità privata.
- Funzionava senza permessi speciali: il sistema Android permetteva questo scambio di dati tra browser e app senza che tu lo sapessi.
- Riguardava milioni di siti: quasi tutti quelli con il codice di Facebook o Yandex.
È ancora attivo? No. Dopo che i ricercatori hanno pubblicato il loro studio (su localmess.github.io), le cose sono cambiate:
- A giugno 2025, Facebook e Yandex hanno smesso di usare questo sistema.
- I principali browser (Chrome, Firefox, Brave, DuckDuckGo) hanno iniziato a bloccare questo tipo di accesso “privato”.
Cosa possiamo imparare?
- Anche strumenti nati per semplificare la tecnologia (come la rete "localhost") possono essere usati in modo scorretto.
- Le app che abbiamo sul telefono non sempre giocano pulito: anche se sembrano chiuse, possono ancora ricevere dati.
- La trasparenza è fondamentale: questa tecnica non veniva spiegata agli utenti.
Cosa puoi fare per proteggerti
- Usa browser attenti alla privacy, come Brave o Firefox aggiornato.
- Limita i permessi delle app: se Facebook non ti serve, rimuovilo o usa la versione web.
- Tieni aggiornato il sistema operativo e le app.
- Quando possibile, disattiva WebRTC nelle impostazioni avanzate del browser (è la tecnologia che rendeva possibile questo trucco).
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