Oggi la tv di stato iraniana IRIB è stata interrotta da un attacco informatico. Le immagini regolari sono state sostituite da slogan antigovernativi, video di proteste e messaggi contro il regime. I media israeliani parlano apertamente di un’operazione condotta da Israele. L’Iran accusa “il nemico sionista” e ammette che la trasmissione del canale IRIB-1 è stata effettivamente compromessa.
Non è la prima volta che succede qualcosa del genere. Era già accaduto nel 2022, sempre contro IRIB. Ma stavolta lo scenario è più sofisticato. Il punto debole, quasi sicuramente, è stato l’uplink: il momento in cui il segnale televisivo viene inviato al satellite. Compromettendo quel passaggio, è possibile sostituire il segnale e trasmettere contenuti alternativi. Serve accesso fisico o remoto a una stazione di trasmissione, oppure la capacità di simulare il segnale con un attacco SDR ben calibrato. In alternativa, se si ha già il controllo della sorgente del feed – per esempio da dentro l’infrastruttura – si può semplicemente sostituire il contenuto senza toccare l’hardware radio.
Il risultato è potente: milioni di spettatori vedono in diretta qualcosa che non dovrebbe essere lì. Viene spezzato il flusso ufficiale, si crea spaesamento, incertezza, paura. Non è un attacco tecnico fine a sé stesso, è una manovra di guerra dell’informazione. Una psy-op nel senso più puro del termine. Il bersaglio è la percezione collettiva, non solo un’infrastruttura.
Chi ha visto Hackers — il film cult del 1995 con Jonny Lee Miller e Angelina Jolie — ricorderà una scena simile: i protagonisti violano il sistema della tv via cavo e mandano in onda un messaggio pirata, sabotando i contenuti normali. All’epoca sembrava cyber-fantascienza. Oggi è cronaca. La differenza è che non serve più uno studio televisivo da film: basta colpire il punto giusto nella catena di trasmissione. A quel punto, il segnale è tuo.
Il confine tra attacco informatico e attacco psicologico non è mai stato così sottile. E il telecomando, per una volta, non serve a cambiare canale.
Commenti
Posta un commento