Il Patch Tuesday di giugno 2025 ha visto Microsoft correggere 67 vulnerabilità, di cui 11 classificate come “Critiche” e 2 zero-day già attivamente sfruttate. L’attenzione principale va rivolta a CVE-2025-33053 e CVE-2025-31152, entrambe con impatti significativi su client desktop e ambienti enterprise.
CVE-2025-33053 è una falla di esecuzione di codice remoto (RCE) nel protocollo WebDAV di Windows, con CVSS 8.8. Questa vulnerabilità viene attivamente sfruttata in campagne mirate da gruppi APT, incluso Stealth Falcon, secondo quanto riportato da Microsoft e analisti di threat intelligence. L’exploit si attiva quando l’utente interagisce con un link WebDAV appositamente predisposto, spesso veicolato tramite phishing o documenti malevoli. Una volta eseguito, l’attaccante può ottenere esecuzione di codice arbitrario con i privilegi dell’utente corrente, bypassando i meccanismi UAC su molte configurazioni standard.
Un’altra vulnerabilità critica, CVE-2025-31152, riguarda il client SMB di Windows ed è una falla di escalation privilegi. Consente a un utente non privilegiato di ottenere privilegi SYSTEM sfruttando la comunicazione tra il client e un server SMB controllato dall’attaccante. Sebbene non sia RCE, è estremamente pericolosa in ambienti compromessi o lateralmente esposti, ad esempio in scenari di post-exploitation.
Altre vulnerabilità degne di nota includono CVE-2025-33211, una falla RCE in Microsoft Message Queuing (MSMQ), e CVE-2025-33702, che consente a un attaccante remoto di ottenere informazioni sensibili tramite il servizio Windows Error Reporting. Entrambe non risultano ancora sfruttate in the wild, ma sono facilmente weaponizzabili da attori con capacità medie.
Nel totale, 26 vulnerabilità classificate come RCE, 17 di information disclosure e 14 di escalation privilegi costituiscono il corpo dell’aggiornamento. I sistemi impattati includono Windows 10, Windows 11 (versioni 22H2, 23H2 e 24H2), Windows Server e Microsoft Office. Tra le patch rilasciate, KB5060999 e KB5060842 coprono le versioni più recenti di Windows 11.
Particolarmente rilevante la decisione di Microsoft di ritardare temporaneamente la distribuzione dell’aggiornamento per Windows 11 24H2 a causa di una “limited compatibility hold”. Ciò non impedisce l’installazione manuale tramite Windows Update Catalog per utenti avanzati.
Considerata la natura delle vulnerabilità coinvolte – in particolare le due zero-day – è fortemente consigliato applicare gli aggiornamenti immediatamente, specialmente in ambienti esposti a internet o con utenti che interagiscono regolarmente con contenuti esterni. Come sempre, le patch andrebbero testate in ambienti di staging per evitare regressioni su sistemi critici.
In sintesi, il bollettino di giugno 2025 conferma la tendenza in crescita degli attacchi contro componenti legacy come WebDAV e SMB, spesso trascurati nella gestione del rischio, ma ancora presenti in molte configurazioni aziendali. Monitorare, aggiornare e segmentare resta la chiave per mitigare questi vettori.
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