RaidForums, BreachForums, e ora… nulla. Uno dei forum più noti del sottobosco cybercriminale internazionale ha subito un altro duro colpo: cinque presunti amministratori di BreachForums sono stati arrestati in Francia, a quanto pare nel corso di un’operazione coordinata della polizia giudiziaria francese specializzata in crimini informatici.
Per chi segue la scena da anni, questo non è un fulmine a ciel sereno, ma sa comunque di epilogo atteso. RaidForums, il predecessore di BreachForums, era diventato celebre (o famigerato, a seconda dei punti di vista) come un punto d’incontro per chi vendeva e comprava database rubati, vulnerabilità 0-day, script per phishing e materiali vari. Ma non solo. Molti, come il sottoscritto, ci sono finiti anche solo per leggere writeup tecnici, tool condivisi o semplici thread su bug bounty e Hack The Box. Il confine tra black, grey e white hat era sempre sfumato.
Dopo la chiusura di RaidForums nel 2022, BreachForums nacque come “versione 2.0”, nel tentativo di mantenere in vita quel tipo di community. Ma il clima era già cambiato. Più attenzione da parte delle forze dell’ordine, più paranoia tra gli utenti, e un progressivo degrado della qualità. Il forum era ormai una vetrina di leak, ricatti, account Netflix e PayPal in vendita, e meno discussioni tecniche degne di nota.
Secondo le fonti, i cinque arrestati erano figure chiave: moderatori e probabilmente anche sviluppatori dietro le quinte. Gente che gestiva log, autorizzazioni, pagamenti in cripto e garantiva, per così dire, “ordine” tra i criminali. Ma non è bastato: a quanto pare, sono stati identificati e tracciati con pazienza, come spesso accade in questi casi. Perché puoi usare Tails, Tor, VPN e mille nickname, ma se per anni ti muovi tra account, messaggi e indirizzi IP (magari anche riciclati), prima o poi lasci qualcosa.
Resta ora da vedere se emergerà un nuovo “BreachForums 2”, magari su qualche .onion inaccessibile o se, come è già successo in passato, l’onda si disperderà in mille piccoli forum con nomi improbabili, server offshore e vita breve.
Nel frattempo, anche chi sta dall’altra parte della barricata (penetration tester, ricercatori, sysadmin curiosi) avrà un posto in meno dove andare a leggere cose interessanti, anche se sporche. Perché, piaccia o no, è anche da lì che spesso arrivano spunti per migliorare la sicurezza.
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