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Crocodilus, il trojan che prende di mira Android (e perché iOS se la cava)

Ho appena letto alcuni articoli riguardo a Crocodilus, un nuovo trojan bancario che sta colpendo dispositivi Android in diversi paesi, tra cui Spagna, Turchia, Polonia, Brasile e Stati Uniti. Questo malware è particolarmente pericoloso per chi utilizza app bancarie o possiede portafogli di criptovalute.

Crocodilus si diffonde attraverso app fasulle che imitano applicazioni legittime, come aggiornamenti di browser o promozioni di casinò online. Una volta installato, richiede l'attivazione dei Servizi di Accessibilità, ottenendo così il controllo completo del dispositivo. Utilizza tecniche di overlay per sovrapporre schermate false a quelle delle app bancarie o dei portafogli crypto, inducendo l'utente a inserire le proprie credenziali, seed phrase o codici OTP. Inoltre, è in grado di registrare tutto ciò che appare sullo schermo, rendendo inefficaci anche le autenticazioni a due fattori.

Una caratteristica inquietante è la sua capacità di aggiungere contatti falsi alla rubrica del telefono, come "Assistenza Banca", per rendere più credibili eventuali chiamate truffaldine. Inoltre, può catturare automaticamente le seed phrase dei portafogli crypto, permettendo ai criminali di svuotare gli account senza lasciare tracce.

Mi sono chiesto perché Crocodilus colpisca solo Android e non iOS. La risposta risiede nella maggiore apertura del sistema Android, che consente l'installazione di app da fonti esterne al Play Store e offre API di accessibilità più permissive. iOS, al contrario, ha un ecosistema più chiuso, con controlli più rigidi sull'installazione di app e restrizioni sulle API di accessibilità, rendendo più difficile l'azione di malware come Crocodilus.

Per proteggersi da minacce come Crocodilus, è fondamentale:

  • Evitare di installare app da fonti non ufficiali.

  • Non concedere permessi di accessibilità a meno che non sia strettamente necessario.

  • Utilizzare soluzioni antivirus affidabili.

  • Essere cauti con messaggi che richiedono l'inserimento di credenziali o seed phrase.

La sicurezza dei nostri dispositivi è fondamentale, soprattutto quando gestiamo dati sensibili come quelli bancari o delle criptovalute.

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