Nel magico mondo del Deep Web, c’è stato un tempo in cui i 50 euro nel portafoglio non servivano solo a comprare un panino e una birra a Milano. No, parlo di Silk Road, l’eBay della droga, l’Amazon del crimine, o per dirla con poesia: “il primo vero marketplace decentralizzato del dark web”.
Era il 2011. Bitcoin era roba da nerd squattrinati e libertari estremi. Un BTC costava circa 5 dollari. Con 50 euro (che all’epoca erano circa 70 dollari), ti portavi a casa 14 Bitcoin. Roba da ridere oggi, ma era tutto tranne che uno scherzo.
E cosa ci facevano in tanti con quei BTC? Li spendevano su Silk Road per ordinare erba, hashih, LSD, pasticche, o magari solo per vedere se davvero il postino ti recapitava qualcosa oltre le bollette. Spoiler: sì, funzionava. E pure bene.
Ma ora facciamo due conti.
Nel 2025, 1 BTC vale circa 65.000 dollari. Quindi:
14 BTC × 65.000 $ = 910.000 $, ovvero circa 840.000 €.
Ottocentoquarantamila euro. Con quei 50 euro “investiti male”, oggi avresti potuto comprarti, una casa al mare con vista e piscina. Invece hai cliccato su “acquista ora” sperando che il tizio con nickname "weed4u420" fosse affidabile.
E Ross Ulbricht, il creatore di Silk Road, che fine ha fatto? È ancora in carcere, e non in uno qualunque: sconta due ergastoli + 40 anni in un penitenziario federale USA. Nessuna libertà condizionata, nessuna grazia (finora). Per alcuni è un martire, per altri un incosciente. Per tutti, comunque, è la prova vivente che il deep web non è mai stato uno spazio senza conseguenze.
Ma torniamo a te: potevi essere ricco. Davvero. Bastava non buttare quei bitcoin. Bastava credere un po’ di più nella tecnologia, e un po’ meno nell’adrenalina da traffico cifrato. Morale della favola? Nessuna. Solo un reminder: la vera sostanza non era nel pacco anonimo. Era nel portafoglio digitale. E mentre tu te la sei fatta — in senso letterale — qualcun altro si stava facendo... di rendita.
Commenti
Posta un commento