Negli Stati Uniti, l’FBI ha avviato un’indagine su un gruppo online denominato “764”, responsabile di crimini orribili: adescamento di minori, istigazione all’autolesionismo, crudeltà su animali e persino suicidi trasmessi in diretta. Il gruppo, nato su piattaforme come Discord e Telegram, ha coinvolto minori tra gli 8 e i 17 anni. Sebbene l’indagine sia partita dagli USA, il rischio che simili dinamiche si diffondano anche in Europa, e in Italia, è reale e concreto.
Cosa devono sapere i genitori italiani
Il gruppo “764” adotta tecniche di manipolazione mentale molto sottili, spesso travestendosi da comunità di aiuto per giovani “incompresi”. Ma dietro queste finte amicizie, si nasconde una rete tossica che spinge le vittime all’obbedienza cieca.
Genitori, attenzione a questi segnali:
-
Comportamenti improvvisamente chiusi, segreti o aggressivi.
-
Lesioni inspiegabili (graffi, tagli, bruciature).
-
Isolamento crescente dai coetanei e dalla famiglia.
-
Presenza costante su app come Telegram, Discord, Reddit o server di gioco.
Cosa potete fare subito
1. Parlate con i vostri figli.
Un dialogo aperto, senza giudizio, è il primo strumento di prevenzione. Chiedete con naturalezza che app usano, con chi parlano online, e cosa li fa sentire al sicuro o in difficoltà.
2. Attivate strumenti di controllo parentale.
Esistono molte app e servizi che permettono ai genitori di monitorare le attività online:
-
Google Family Link (gratuito, per Android e Chromebook).
-
Qustodio (piani a pagamento ma completi, anche in italiano).
-
Kaspersky Safe Kids, disponibile anche in versione gratuita.
3. Segnalate situazioni sospette.
In Italia, se temete che vostro figlio o un altro minore sia vittima di adescamento o violenza online, potete:
-
Contattare la Polizia Postale: www.commissariatodips.it
-
Chiamare il 114 - Emergenza Infanzia, attivo h24.
-
Scrivere all’Associazione Meter (contro la pedofilia online): www.associazionemeter.org
Per gli insegnanti e gli educatori
Sensibilizzate le classi sull’uso consapevole della rete. Parlate di cyberbullismo, di adescamento, dei pericoli degli “amici virtuali” che chiedono segreti, foto o comportamenti strani. Siate alleati della famiglia.
Non dobbiamo lasciarci spaventare dalla tecnologia, ma imparare a conoscerla per proteggere i nostri ragazzi. I criminali digitali usano la rete per colpire nel silenzio, ma noi possiamo rompere quel silenzio con consapevolezza, prevenzione e azione.
Commenti
Posta un commento