Passa ai contenuti principali

Rilasciato un nuovo aggiornamento critico su Chrome per correggere vulnerabilità zero-day

Google venerdì ha lanciato una patch di sicurezza di emergenza sul suo browser Chrome per risolvere un difetto di sicurezza noto per avere un exploit in natura.

Cingolato come CVE-2.021-37.973 , la vulnerabilità è stata descritta come uso dopo gratuito in portali API , un sistema di navigazione pagina web che consente una pagina che mostra un'altra pagina come inserto e "eseguire una transizione a un nuovo stato, in cui la la pagina precedentemente inserita diventa il documento di primo livello."

A Clément Lecigne di Google Threat Analysis Group (TAG) è stato attribuito il merito di aver segnalato il difetto. Ulteriori specifiche relative alla debolezza non sono state divulgate alla luce dello sfruttamento attivo e per consentire alla maggior parte degli utenti di applicare la patch, ma il gigante di Internet ha affermato di essere "consapevole dell'esistenza di un exploit per CVE-2021-37973. "

L'aggiornamento arriva un giorno dopo che Apple si è mossa per chiudere un buco di sicurezza attivamente sfruttato nelle versioni precedenti di iOS e macOS ( CVE-2021-30869 ), che il TAG ha notato come "utilizzato in combinazione con un'esecuzione di codice remoto di N-day mirata a WebKit ." Con l'ultima correzione, Google ha risolto un totale di 12 difetti zero-day in Chrome dall'inizio del 2021:

CVE-2021-21148 - Overflow del buffer heap in V8
CVE-2021-21166 - Problema di riciclo degli oggetti nell'audio
CVE-2021-21193 - Usa dopo-libero in Blink
CVE-2021-21206 - Usa dopo-libero in Blink
CVE-2021-21220 - Convalida insufficiente dell'input non attendibile in V8 per x86_64
CVE-2021-21224 - Tipo confusione in V8
CVE-2021-30551 - Tipo confusione in V8
CVE-2021-30554 - Use-after-free in WebGL
CVE-2021-30563 - Tipo confusione in V8
CVE-2021-30632 - Fuori dai limiti scrivi in ​​V8
CVE-2021-30633 - Use-after-free in Indexed DB API


Si consiglia agli utenti di Chrome di eseguire l'aggiornamento all'ultima versione (94.0.4606.61) per Windows, Mac e Linux andando su Impostazioni > Guida > "Informazioni su Google Chrome" per mitigare il rischio associato al difetto.

Commenti

Popolari

IPv6, come siamo passati dai camuffamenti (tunnel broker) su IRCNet alle sfide di sicurezza di oggi

All’inizio degli anni 2000, prima che l’IPv6 fosse una realtà comune, per connettersi alla nuova rete servivano i tunnel broker: nodi messi in piedi da appassionati o provider che permettevano di avere un indirizzo IPv6 incapsulato dentro IPv4. In Italia c’erano nomi che oggi sembrano quasi leggendari: NGnet, Zibibbo, e poi, su scala più internazionale, SixXS, che per anni ha fornito tunnel di altissima qualità fino a dichiarare “mission accomplished” e chiudere nel 2017. Erano anni in cui IPv6 era roba da smanettoni, e la comunità IRCNet italiana era uno dei posti dove questo “potere” trovava applicazioni creative. Personalmente lo usavo per camuffare il mio IPv4: mentre con un indirizzo 95.x.x.x il server IRC mostrava il reverse DNS dell’ISP, con IPv6 potevo scegliere il mio indirizzo nel blocco assegnato, evitando di esporre il mio IP reale e cambiandolo a piacere. In quel periodo circolavano anche strumenti curiosi, come ipv6fuck.c dell’autore “schizoid”, un codice C che serviva pe...

WinRAR sotto attacco, zero-day critica sfruttata da hacker russi

Il 10 agosto 2025 è stata resa pubblica la vulnerabilità CVE-2025-8088 di WinRAR, una falla di tipo directory traversal già sfruttata in attacchi mirati da RomCom, gruppo hacker legato alla Russia e noto per operazioni di cyber-spionaggio ed estorsione. Il problema risiede nella gestione dei percorsi all’interno di archivi compressi: un file RAR malevolo può includere riferimenti a directory specifiche del sistema, forzando WinRAR a estrarre file in percorsi diversi da quelli scelti dall’utente. In particolare, è possibile copiare eseguibili nelle cartelle di avvio automatico di Windows, come %APPDATA%\Microsoft\Windows\Start Menu\Programs\Startup o %ProgramData%\Microsoft\Windows\Start Menu\Programs\StartUp. Alla successiva accensione del PC, il malware viene avviato in automatico, ottenendo così persistenza sul sistema e potenzialmente consentendo il controllo remoto. Gli attacchi osservati sono stati condotti tramite campagne di spear-phishing: le vittime ricevevano email contenenti...

Nuovo attacco agli ambienti ibridi Microsoft, l’allarme lanciato a Black Hat. Active Directory ed Entra ID sotto esame, la tecnica che sfida MFA e controlli tradizionali

A Black Hat USA 2025 è stata mostrata una lezione dura ma utile per chiunque gestisca identità e mail aziendali: un ricercatore ha dimostrato come, in certi ambienti ibridi che sincronizzano Active Directory locale con Microsoft Entra ID (ex Azure AD), un account cloud apparentemente a bassa priorità possa essere trasformato in un account “ibrido” con privilegi amministrativi, senza passare dalle normali barriere di autenticazione e senza far scattare gli allarmi tradizionali. La dimostrazione — presentata da Dirk-jan Mollema di Outsider Security — ha messo in luce vettori di abuso legati al server di sincronizzazione (Entra Connect), alle modalità di corrispondenza degli account tra on-prem e cloud (soft matching) e a token/claim usati nei meccanismi di delega e in Exchange ibrido. Per chi non mastica quotidianamente questi termini: molte aziende hanno ancora un Active Directory “dentro l’azienda” per utenti e servizi, e allo stesso tempo usano servizi cloud come Microsoft 365. Per fa...