Passa ai contenuti principali

T-Mobile rivela la sua quarta violazione dei dati in tre anni

Il fornitore di telecomunicazioni statunitense T-Mobile ha rivelato una violazione della sicurezza la scorsa settimana, la sua quarta violazione dei dati negli ultimi tre anni, dopo gli incidenti di agosto 2018, novembre 2019 e marzo 2020. "Il nostro team di sicurezza informatica ha recentemente scoperto e bloccato l'accesso dannoso e non autorizzato ad alcune informazioni relative al tuo account T-Mobile", ha detto la società in lettere inviate ai clienti, ottenute da ZDNet, e in una pagina del suo sito web ufficiale.

T-Mobile ha affermato di aver indagato sull'incidente con l'aiuto di esperti di sicurezza informatica. L'indagine ha rilevato che gli hacker hanno avuto accesso ai dettagli dei clienti come i numeri di telefono, il numero di linee sottoscritte a un account e, in alcuni casi, le informazioni relative alle chiamate, che T-Mobile ha dichiarato di aver raccolto come parte del normale funzionamento del suo servizio wireless .

"I dati a cui si accedeva non includevano nomi sull'account, indirizzi fisici o e-mail, dati finanziari, informazioni sulla carta di credito, numeri di previdenza sociale, ID fiscale, password o PIN", ha affermato la società. Poiché non sono state esposte informazioni personali o finanziarie, T-Mobile non fornisce servizi gratuiti di monitoraggio del credito, ma si limita a informare i clienti, in base alle leggi statali degli Stati Uniti.

Un portavoce di T-Mobile ha affermato che la violazione ha avuto un impatto solo sullo 0,2% della base di utenti totale dell'azienda, il che indica che il numero è di circa 200.000. La violazione della sicurezza non sembra grave come le precedenti violazioni della sicurezza dell'azienda, principalmente a causa del minor numero di clienti interessati e della natura meno sensibile dei dati esposti. Queste precedenti violazioni includevano un incidente del marzo 2020 (quando T-Mobile ha detto che gli hacker hanno avuto accesso ai dati dei suoi dipendenti e dei clienti, inclusi gli account di posta elettronica dei dipendenti), un incidente del novembre 2019 (quando T-Mobile ha dichiarato di aver "scoperto e chiuso" l'accesso non autorizzato ai dati personali dei propri clienti) e un incidente dell'agosto 2018 (quando T-Mobile ha affermato che gli hacker hanno avuto accesso ai dettagli personali di 2 milioni di clienti). Prima di fondersi con T-Mobile nel 2020, Sprint ha anche rivelato due violazioni della sicurezza nel 2019, una a maggio e una seconda a luglio.

Commenti

Popolari

Cisco ASA sotto attacco, due zero-day sfruttati per prendere il controllo dei firewall e impiantare malware persistente

Negli ultimi giorni è uscita una notizia che vale la pena leggere con attenzione: sono stati sfruttati in attacco dei “zero-day” contro i firewall Cisco della famiglia Adaptive Security Appliance (ASA) e prodotti correlati, e diversi avvisi ufficiali invitano a intervenire subito. La storia è stata riportata da più testate tecniche e da Cisco stessa, che ha pubblicato patch e dettagli sulle falle coinvolte. Cosa è successo, in parole semplici? Alcuni bug nel servizio web/VPN dei dispositivi ASA permettono a un attaccante — inviando richieste appositamente costruite — di superare i controlli e far girare codice sul dispositivo. In pratica, chi sfrutta questi bug può eseguire comandi come se fosse l’amministratore del firewall. Cisco ha identificato più CVE coinvolte e ha confermato che almeno due di queste (quelle catalogate come sfruttate “in the wild”) sono state usate dagli aggressori prima che le correzioni fossero pubblicate. La cosa che preoccupa di più non è solo il controllo tem...

Microsoft revoca l’accesso del suo cloud all’intelligence israeliana

Microsoft ha annunciato di aver cessato e disabilitato una serie di servizi cloud e di intelligenza artificiale per un’unità del Ministero della Difesa israeliano (IMOD), dopo aver accertato che tali tecnologie erano state impiegate per sostenere un sistema di sorveglianza di massa sui civili palestinesi.  L’azione dell’azienda è stata attivata in risposta a un’inchiesta giornalistica coordinata dal Guardian, +972 Magazine e Local Call, che ha rivelato come l’Unità 8200 dell’intelligence israeliana avesse archiviato e analizzato milioni di telefonate intercettate tramite la piattaforma Azure, con il fine di monitorare gli spostamenti e guidare operazioni militari nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania.  Nel comunicato interno rivolto ai dipendenti, il vicepresidente Brad Smith ha dichiarato che Microsoft non fornisce tecnologie che facilitino la sorveglianza di massa dei civili e che, dopo un’analisi interna, sono emersi elementi che violavano i termini di servizio dell’azie...

Oyster e il malvertising, fake installer di Microsoft Teams diffonde una backdoor

Negli ultimi giorni è emersa una nuova ondata di malvertising e SEO poisoning che punta a intercettare chi cerca il client Microsoft Teams sui motori di ricerca, reindirizzando gli utenti verso annunci o pagine di download fasulle che offrono un installatore contraffatto invece dell’app ufficiale. Secondo le prime segnalazioni, il file distribuito in queste pagine malevole è un installer camuffato che installa la backdoor nota come Oyster (anche indicata in passato come Broomstick/CleanUpLoader), dando agli aggressori un punto d’accesso remoto sui sistemi compromessi. A confermare la dinamica sono multiple realtà che monitorano la minaccia: Blackpoint SOC ha descritto la campagna come basata su SEO poisoning e annunci malvertising che spingono download ingannevoli, mentre analisti di settore e vendor hanno trovato varianti del loader ospitate su domini compromessi o su pagine generate appositamente per mimare download legittimi. Il malware viene spesso confezionato in installer Windows...