Passa ai contenuti principali

Octo, nuovo Trojan bancario si diffonde tramite app fake su Google Play Store

Un certo numero di app Android canaglia che sono state installate cumulativamente dal Google Play Store ufficiale più di 50.000 volte vengono utilizzate per prendere di mira banche e altri enti finanziari.

Si dice che il trojan bancario a noleggio, soprannominato Octo, sia un rebranding di un altro malware Android chiamato ExobotCompact, che, a sua volta, è un sostituto "leggero" del suo predecessore Exobot, ha affermato la società di sicurezza mobile olandese ThreatFabric.

Si dice anche che Exobot abbia aperto la strada a un discendente separato chiamato Coper, che è stato inizialmente scoperto come bersaglio degli utenti colombiani intorno a luglio 2021, con infezioni più recenti rivolte agli utenti Android in diversi paesi europei.

Come altri trojan bancari Android, le app non sono altro che contagocce, la cui funzione principale è distribuire il payload dannoso incorporato al loro interno. L'elenco dei contagocce Octo e Coper utilizzati da più attori delle minacce è di seguito:

Pocket Screencaster (com.moh.screen)
Fast Cleaner 2021 (vizeeva.fast.cleaner)
Play Store (com.restthe71)
Sicurezza postale (com.carbuildz)
Pocket Screencaster (com.cutthousandjs)
BAWAG PSK Security (com.frontwonder2) e
Installazione dell'app Play Store (com.theseeye5)

Queste app, che si atteggiano a programma di installazione di app del Play Store, registrazione dello schermo e app finanziarie, sono "alimentate da schemi di distribuzione fantasiosi", distribuendole attraverso il Google Play Store e tramite pagine di destinazione fraudolente che presumibilmente avvisano gli utenti di scaricare un aggiornamento del browser.

Commenti

Popolari

Cisco ASA sotto attacco, due zero-day sfruttati per prendere il controllo dei firewall e impiantare malware persistente

Negli ultimi giorni è uscita una notizia che vale la pena leggere con attenzione: sono stati sfruttati in attacco dei “zero-day” contro i firewall Cisco della famiglia Adaptive Security Appliance (ASA) e prodotti correlati, e diversi avvisi ufficiali invitano a intervenire subito. La storia è stata riportata da più testate tecniche e da Cisco stessa, che ha pubblicato patch e dettagli sulle falle coinvolte. Cosa è successo, in parole semplici? Alcuni bug nel servizio web/VPN dei dispositivi ASA permettono a un attaccante — inviando richieste appositamente costruite — di superare i controlli e far girare codice sul dispositivo. In pratica, chi sfrutta questi bug può eseguire comandi come se fosse l’amministratore del firewall. Cisco ha identificato più CVE coinvolte e ha confermato che almeno due di queste (quelle catalogate come sfruttate “in the wild”) sono state usate dagli aggressori prima che le correzioni fossero pubblicate. La cosa che preoccupa di più non è solo il controllo tem...

Il ragazzo che ha paralizzato Las Vegas, genio o delinquente? Colpo da 100 milioni di dollari

La notizia ha fatto il giro del mondo: un adolescente è stato arrestato per il suo presunto ruolo nell’attacco informatico ai casinò di Las Vegas nel 2023. Le vittime principali? MGM Resorts e Caesars Entertainment, che hanno denunciato perdite «dell’ordine dei 100 milioni di dollari». Secondo le autorità, il giovane si è presentato spontaneamente alle forze dell’ordine il 17 settembre 2025 presso il Clark County Juvenile Detention Center, ed è stato formalmente imputato per reati che includono estorsione, accesso illecito a sistemi informatici e uso fraudolento dei dati personali altrui. Si è cercato di trasferirlo in ambito penale adulto, data la gravità dell’operazione. Quel che rende questa vicenda particolarmente affascinante dal punto di vista della sicurezza informatica è proprio la semplicità apparente del vettore di attacco, e al tempo stesso l’efficacia devastante di quanto è successo: il ragazzo — stando alle prime ricostruzioni — avrebbe individuato un impiegato della MGM s...

Microsoft revoca l’accesso del suo cloud all’intelligence israeliana

Microsoft ha annunciato di aver cessato e disabilitato una serie di servizi cloud e di intelligenza artificiale per un’unità del Ministero della Difesa israeliano (IMOD), dopo aver accertato che tali tecnologie erano state impiegate per sostenere un sistema di sorveglianza di massa sui civili palestinesi.  L’azione dell’azienda è stata attivata in risposta a un’inchiesta giornalistica coordinata dal Guardian, +972 Magazine e Local Call, che ha rivelato come l’Unità 8200 dell’intelligence israeliana avesse archiviato e analizzato milioni di telefonate intercettate tramite la piattaforma Azure, con il fine di monitorare gli spostamenti e guidare operazioni militari nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania.  Nel comunicato interno rivolto ai dipendenti, il vicepresidente Brad Smith ha dichiarato che Microsoft non fornisce tecnologie che facilitino la sorveglianza di massa dei civili e che, dopo un’analisi interna, sono emersi elementi che violavano i termini di servizio dell’azie...